ITALIABASKET.IT

Tutto il Basket in un Click

A/MReale Mutua TorinoSERIE A

Torino ha deciso: addio Brown. E per il futuro spunta Pozzecco

L’ultima sconfitta a Brescia ha lasciato il segno. L’ennesimo k.o., per Torino, trascinata in coda alla classifica di A e impaurita da una posizione che, seppur non solitaria, è suonata come un campanello d’allarme non preventivato. Ed ecco che quindi il club ha praticamente deciso di mettere un punto all’avventura di Larry Brown in Italia. Un Brown che da ieri mattina è di nuovo negli States per ulteriori controlli medici dopo un intervento chirurgico sostenuto di recente. Telefoni bollenti, riunioni su riunioni, whatsapp. E tutti d’accordo su una considerazione: con lui, a malincuore, non si può più andare avanti.

L’americano non ha mai avuto feeling con una squadra che lo ha sempre seguito a fatica, trovando difficoltà ad accettare il nuovo credo di un coach che è stato un mito del basket mondiale, senza però aver mai accettato le filosofie del gioco moderno. Cosa significa? Zero pick and roll, zero tiro da tre, zero tattica, zero zona, zero studio delle squadre avversarie: insomma, a Torino da mesi va in scena una pallacanestro del tutto superata. La speranza era di poterla accettare e condividere con una serie di risultati positivi, invece l’andamento della Fiat è stata una freccia in continua discesa, senza nemmeno un picco in alto di speranza. Più volte i principali esponenti della squadra si sono lamentati con una dirigenza che ha sempre sperato che qualcosa potesse cambiare. Di sicuro, Brown ha chiesto di sostituire giocatori in continuazione ed è stato sempre accontentato (mettendo in discussione tutti ad esclusione di Poeta e Delfino), anche se gli infortuni non gli hanno dato una mano. Ma il k.o. di Brescia (il decimo consecutivo tra Serie A ed Eurocup) ha fatto precipitare la situazione. Disastrosa nei numeri: pensate che nelle due manifestazioni Brown non ha vinto nemmeno una partita: 0-11 il triste bilancio, mentre con Paolo Galbiati in panchina, durante la sua assenza, ci sono state due vittorie e tre sconfitte.
chanceIl notaio Antonio Forni, presidente del club, vorrebbe concedergli un’ulteriore chance, ma si è ritrovato ben presto isolato. Sia Massimo Feira, l’a.d. del club, sia Matteo Soragna, responsabile prima squadra e global scouting, gli hanno ribadito che il manico va cambiato e pure in fretta perché il rischio retrocessione A-2 è reale. A far precipitare la situazione, inoltre, la decisione di Brown di dare una settimana di riposo alla squadra per la sosta, che così si ritroverà a ranghi completi solo domenica. Il problema attuale riguarda la gestione della comunicazione di un esonero di fatto: alla fine si sarebbe deciso di parlare in queste ore col tecnico, tentando di ottenere da lui una sorta di passo indietro, considerando che comunque le condizioni generali di salute non sono ottimali e che lo stress delle partite non lo aiutano certo a stare meglio. Un sì di Brown faciliterebbe l’addio mediaticamente, magari con un accordo tra gentiluomini che garantirebbe un po’ di mensilità al coach, evitando così anche la terminologia esonero, sempre difficile da accettare, soprattutto per uno dal suo passato.
due in lizzaNomi di sostituti, ovviamente, già circolano. Sono essenzialmente due: il ferrarese Stefano Pillastrini, già sulla panchina torinese dal 2012 al 2014, sempre con la proprietà di Forni, e Gianmarco Pozzecco che ritroverebbe in società il suo grande amico Soragna (hanno pure già lavorato assieme a Capo d’Orlando, ndr). Sono due tecnici sicuramente diversi, ma che in una piazza di grande prestigio come Torino verrebbero accolti benissimo, in particolare il Poz, impaziente di tornare su una panchina e se vogliamo adatto a un ambiente come quello dell’Auxilium bisognoso di un nome di grido anche per il marchio Fiat che in questo momento sta ricevendo dal basket solo delusioni. Con quell’andamento imbarazzante in Eurocup dove, entrata con una wild card concessa per il secondo anno di fila da Jordi Bertomeu, gran capo dell’Euroleague, il ruolino di marcia stagionale registra un allucinante 0-8. Brown è stata una scommessa, persa. Succede.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *