SUPERSFIDA ALL’OLIMPIA
Sulla spinta del suo trio Punter-LeDay-Shields, tutti in doppia cifra e autori di canestri pesanti nei momenti più caldi, Milano si prende con merito l’attesa sfida della Segafredo Arena. Tre mesi dopo la Supercoppa, è ancora la squadra di coach Messina a fare valere la legge del più forte (per ora) su una Virtus che tiene per 38’ ma che sbaglia tutto negli ultimi 2’, compreso una palla persa a 9” che poteva rimetterla in partita. Così la capolista avvelena il debutto di Belinelli che in 18’ produce un complessivo 1/7 al tiro, segno che la condizione è tutta da ritrovare. Ma la stagione è lunga e l’occasione per una rivincita non mancherà.
Belinelli entra nel primo quintetto, mossa a sorpresa ma che fa felice il patron Zanetti in parterre accanto a Stefano Pioli, appassionato di basket e tifoso di Beli, invitato dall’amico Baraldi, a.d. virtussino. Beli non perde tempo e prende subito, dopo 20″, il primo tiro che muore sul ferro. Lo segue Punter, ex Virtus che cerca rivincite. Dopo 7 punti filati di Gamble, l’ex Spurs va a segno da tre al 4’10” poi viene cambiato nientemeno che da Teodosic. L’Olimpia sembra avere più energia spingendo sempre sopra il ferro LeDay. C’è uno scatto di Milano sul 13-21 ripreso da Teodosic che firma il 24-23 interno alla prima sirena. Nell’avvio di ripresa la Virtus cavalca l’onda di Teodosic che infila il 29-23 (break di 16-2) che Rodriguez rimonta con due triple delle sue, il duello dei big si scalda, Beli torna e firma tre liberi d’astuzia ma Milano sfrutta anche le mani calde di LeDay e Shields per riallungare e chiudere sul 38-46 all’intervallo lungo. Nella ripresa la partita diventa una battaglia di triple. Tutti ci provano. Si sveglia Markovic con due siluri, anche Ricci, silente fino a quel punto, trova il canestro pesante. Così c’è spazio per un’altro controsorpasso sul 53-50. Anche Punter, lo specialista, si iscrive alla lotteria del trepunti con due bersagli che fissano il punteggio sul 58 pari alla terza sirena. Nell’ultimo quarto Milano fa valere, con la difesa, l’abitudine a giocare partite ad alto livello. Lo spunto decisivo arriva da una penetrazione al ferro di Rodriguez e dalla triplissima di Punter che mette in ghiaccio la vittoria sul +7 a 1’13” dalla fine. Bologna si arrende, l’Olimpia festeggia ancora. VIRTUS BOLOGNA: Hunter, Teodosic, Gamble 12, Belinelli 9 MILANO: Punter 18, LeDay, Shields 16, Rodriguez 10