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Famila Schio campione d’Italia, Virtus Bologna sconfitta e dodicesimo scudetto conquistato

Le orange trionfano contro le bianconere in una sfida dal grande equilibrio terminata 84-79: PalaRomare in delirio per la conquista del titolo

L’urlo del Palaromare squarcia la notte di SchioDodici scudetti, quattordici Coppe Italia, tredici Supercoppe italiane. E un terzo posto in Europa. Il Famila è ancora una volta campione, batte la Virtus Segafredo Bologna 84-79 ed è di nuovo in vetta all’Italia. 

Lo scudetto del Famila Schio

Uno scudetto meritato, contro un avversario vicinissimo quanto a valori tecnici, ma ancora disabituato a giocarsi partite punto a punto all’ultimo respiro. La spuntano le orange, con una monumentale Marina Mabrey, che chiude con 37 punti e una prestazione monstre. Non sono i 5.537 del Paladozza, ma anche i 2.600 del PalaRomare, pompati al massimo dall’ingresso gratuito, fanno un bel colpo d’occhio. In palio, del resto, c’è lo scudetto e non c’è nulla da attendere. Il futuro è oggi, il futuro è adesso. 

La sfida contro la Virtus e il basket femminile in vetrinaIn mezzo al chiasso infernale di un palazzetto che trabocca di passione, Schio prende il comando delle operazioni e mette subito il muso avanti. Il dato del primo tempo, che vale più di qualsiasi altro commento, sono i 27 punti di Marina Mabrey, un riscontro semplicemente mostruoso. Dall’altra parte c’è solo Dojkic in doppia cifra (13 punti all’intervallo lungo), mentre il resto del gruppo viaggia leggermente sotto il livello ottimale. Il 46-41 di metà gara è già un segnale preciso e il secondo tempo inizia a mille all’ora. Difese allegre, ritmi elevatissimi, si segna da una parte e dall’altra senza soluzione di continuità. Esce dal guscio Rupert, che firma il 4/4 dalla grande distanza, riportando in partita la Virtus, che non molla di un centimetro e rimane in scia. Dikaioulakos vede qualcosa che non gli piace, passo dopo passo Bologna rosicchia il vantaggio orange e il coach si accorge che il meccanismo non gira più come prima. Il grande equilibrio tra le due dominatrici del campionatoDopo un inizio di parziale a mille all’ora, abbondano gli errori, sull’uno e sull’altro fronte. Schio tiene ancora la barra dritta ed è avanti di due (62-60), ma l’impressione è che Bologna stia risalendo la corrente, soprattutto dal punto di vista mentale. Parte male anche il secondo parziale, con il Famila che continua a tradire nervosismo e imprecisione e si fa scavalcare sul 62-64.

Nel momento più difficile riecco Mabrey, che piazza una tripla da urlo per il controsorpasso di Schio sul 65-64. Si viaggia punto a punto, ma il Famila non è più la squadra brillante e concentrata del primo tempo. Tanti, troppi errori in attacco, anche complici due difese che si stringono. Schio si gioca il bonus dei cinque falli molto presto, quando mancano cinque minuti alla fine con il terzi di Sottana a regalare il 67-67 a Bologna. Howard colpisce dalla lunga distanza per due volte consecutivamente, in mezzo Sventoraite recupera un pallone con le unghie e con i denti ed ecco lo strappo con il parziale di 6-0 e il 73-67.

Il dodicesimo scudetto

Ma non è finita qui, perché Howard di tripla ne segna un’altra per il +7 (76-69). I secondi finali sono al massimo della tensione. La tripla di Mabrey a 34 secondi dalla fine regala il +4 al Famila dopo il quinto fallo di Sottana (81-77). 37 punti e una prestazione strepitosa per la fuoriclasse americana, che chiude in bellezza. Urla Schio, urla un palazzetto senza freni, è ancora scudetto: 84-79. Quel tanto che basta.