LA MOLISANA MAGNOLIA, LA FINALE PARTE CON IL PIEDE GIUSTO: SURCLASSATO IL SENIGALLIA
Entusiasta il coach Dragonetto: «Applicato alla lettera il piano partita. Questo gruppo di junior ha caratteristiche da serie A»
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 84
MYCICERO BASKET 2000 SENIGALLIA 57
(22-10, 36-26; 58-43)
CAMPOBASSO: Del Sole 6, Giacchetti 7, Quiñonez 25, Vitali 3, Trozzola 9; Baldassarre 10, Bocchetti 8, Moscarella Contreras 10, Moffa 5, Rizzo, Mascia 1, Lallo. All.: Dragonetto.
SENIGALLIA: D’Amico Mar., Pentucci 4, Duran Calvete 23, Borghetti 2, D’Avanzo 15; Paccapelo 8, Bernardi 3, Cecchini, Formica 2, Cattalani, Nobili. All.: Luconi.
ARBITRI: Di Sabatino e Felicione (Teramo).
NOTE: in tribuna ad osservare la partita la guardia della formazione senior di A1 Martina Kacerik. Uscita per cinque falli Moscarella Contreras (Campobasso). Fallo tecnico a Luconi (allenatore) e D’Amico (Senigallia). Progressione punteggio: 8-5 (5’), 27-18 (15’), 49-30 (25’), 73-51 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 27 (84-57); Senigallia 2 (0-2).
Prosegue il cammino senza macchie nei playoff delle serie B con Umbria e Marche per La Molisana Magnolia Campobasso che, in gara uno della serie di finale contro Senigallia, si abbatte come un ciclone sulle proprie avversarie, avanti solo in avvio di contesa, ma poi costrette ad inseguire per tutta la contesa i #fiorellinidacciaio capaci di stritolare le proprie avversarie tenendole sotto i sessanta punti ed arrivando oltre quota ottanta dando spazio a tutte e dodici le proprie rotazioni con tre elementi in doppia cifra, cinquanta punti dallo starting five e trentaquattro dalle sette rotazioni uscite dalla panchina (aspetto che – alla luce degli score – riesce a segnare la grande differenza tra i due team).
RITMO E VITALITÀ Di fronte agli occhi dell’esterna della prima squadra di A1 Martina Kacerik, le giovani magnolie iniziano in modalità diesel, difendendo forte, ma non trovando subito il ritmo in attacco. La tripla di Quiñonez però dà l’inerzia alle rossoblù che, con Del Sole e Giacchetti dall’arco, ispessiscono il vantaggio. Un’altra tripla di Trozzola (un vero e proprio panzer in difesa) dà ulteriore carica alle campobassane. Quiñonez doppia le avversarie – gioco da tre punti per il 17-8 – e le rosoblù iniziano anche a fare pressing nella loro difesa. Un ulteriore parziale di 5-0 chiude il quarto sul 22-10 per le molisane (anche Moscarella Contreras si iscrive a referto).
DOPPIA CIFRA Senigallia prova a reagire e cerca di bloccare i ritmi delle campobassane con la zona. La tripla di Bocchetti però spariglia le carte. Dragonetto amplia le proprie rotazioni e, dopo una fase di grande forcing su entrambi i fronti senza però canestri. Quiñonez sblocca nuovamente le campobassane che, con quattro punti in successione di Moffa ed una tripla di Baldassarre, mantengono la doppia cifra all’intervallo lungo.
MARGINE AMPLIATO Il terzo quarto delle rossoblù si conferma particolarmente efficace. Le chiavi della difesa si stringono ulteriormente, l’attacco in transizione finalizza (mentre i tifosi aumentano i decibel a sostegno delle proprie beniamine con cori, trombette e tamburi). Senigallia finisce per impantanarsi con tanto di falli tecnici che pesano sul punteggio. Le campobassane così, a metà quarto, arrivano sul +19 (49-30, solo quattro i punti concessi). Il resto del periodo prosegue di inerzia con i #fiorellinidacciaio che possono contare su cinque possessi pieni di margine al 30’ (58-43), andando anche oltre i venti punti di vantaggio (21 sul 51-30).
SUL VELLUTO Le giovani magnolie danno un’ulteriore accelerata in avvio di quarto periodo e ritornano oltre i venti punti di vantaggio nella prima parte dell’ultimo periodo, ampliando con il passare dei minuti il proprio vantaggio con tutte le proprie rotazioni che si mettono in mostra con azioni di rilievo sia difensivamente che offensivamente con un vero e proprio tiro a segno per le campobassane che ispessiscono il margine con le conclusioni dall’arco, andando a superare quota ottanta punti e mettendo a segno gli ultimi punti di contesa con i due tiri liberi di Del Sole.
A REFERTO CHIUSO Per il coach delle campobassane Francesco Dragonetto, al termine, la sintesi dialettica del match è motivo di profonda soddisfazione.
«Quando queste ragazze, e, mi piace ricordarlo, stiamo parlando di un gruppo composto tutto da under 18 con un’età media intorno ai sedici anni e mezzo, applicano appieno il piano partito e si disimpegnano come fossero un team senior con tanta concentrazione in attacco e la necessaria applicazione in difesa, nessun traguardo ci può essere precluso. Abbiamo giocato come fossimo un team di massima serie – spiega il trainer – e quello che mi fa felice è il fatto che abbiamo dato spazio sul parquet a tutte e dodici le rotazioni ed il livello sul parquet non è mai mutato. È un motivo in più di soddisfazione perché le ragazze hanno sempre tenuto alta l’attenzione e si sono sapute adattare a tutte le variazioni di quintetto che ho portato avanti. Ognuna ha portato il suo mattoncino ed ora abbiamo davanti a noi altri 35 giorni particolarmente rilevanti. In questo gruppo si respira un gran bel clima fatto di serenità e voglia di far bene».
Poi, riferendosi alla nuova prova da leader di Quiñonez, aggiunge: «Blanca ci dà tanta consistenza e le compagne si stanno integrando pienamente con lei, mettendola in ritmo e prendendo i vantaggi dai suoi movimenti. Il gruppo così è riuscito a metabolizzare tutte le variazioni possibili. Ora siamo sull’1-0 e bisogna pensare alla gara di Senigallia, consapevoli di avere un’altra gara sul nostro campo domenica».
Infine, entrando nel tema tattico tout court, chiosa: «Quando queste ragazze attaccano il canestro sanno essere devastanti, perché applicano alla lettera quello che ci diciamo e mettiamo a frutto i lavori individuali nel contesto complessivo di un percorso partito a fine agosto e che ora deve portare, necessariamente, ad una fase di sintesi».
GIOVEDÌ MARCHIGIANO La Magnolia ora, davanti a sé, ha un match point per il titolo di serie B giovedì sera – con palla a due alle ore 21 – nelle Marche sul parquet del Senigallia.