LA MAGNOLIA CEDE A RAGUSA
Le sensazioni a referto chiuso di coach Sabatelli: «Tanto orgoglio per quanto questo gruppo ha saputo dare sul parquet»
PASSALACQUA VIRTUS EIRENE RAGUSA 61
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 56
(11-6, 30-26; 44-39)
RAGUSA: Attura 7 (2/3, 1/2), Romeo 8 (1/3, 2/5), Hampton 7 (2/4, 0/3), Anigwe 17 (6/9, 1/2), Vitola 8 (4/6); Juskaite 4 (1/3, 0/4), Dotto 7 (2/2, 1/3), Ostarello 3 (1/3), Consolini (0/2, 0/3). Ne: Olodo, Salice e Mallo. All.: Lardo.
CAMPOBASSO: Trimboli 10 (2/3, 2/5), Parks 14 (4/9, 1/4), Quiñonez 13 (3/8, 0/1), Perry 5 (1/5, 1/4), Milapie 10 (4/10); Togliani 4 (2/2), Battisodo (0/1, 0/1), Abdi (0/2), Narvičiūtė. Ne: Trozzola e Kacerik. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Dori (Venezia), Di Marco (Ferrara) e Pellegrini (Forlì Cesena).
NOTE: infortunio al 18’38” (problema al piede destro) per Perry (Campobasso), non più rientrata. Uscite per cinque falli Hampton e Vitola (Ragusa). Fallo tecnico a Lardo (allenatore Ragusa) e Sabatelli (allenatore Campobasso). Tiri liberi: Ragusa 8/12; Campobasso 12/14. Rimbalzi: Ragusa 44 (Anigwe 12); Campobasso 27 (Milapie 7). Assist: Ragusa 14 (Romeo 4); Campobasso 8 (Trimboli 3). Progressione punteggio: 6-3 (5’), 19-19 (15’), 37-31 (25’), 52-49 (35’). Massimo vantaggio: Ragusa 11 (44-33); Campobasso 2 (0-2).
Cade al PalaMinardi di Ragusa non dando continuità al successo contro Sesto San Giovanni e vedendo ribaltata anche la differenza canestri La Molisana Magnolia Campobasso. In Sicilia, però, i #fioridacciaio hanno di che dolersi per una serie di decisioni arbitrali che lasciano particolarmente perplessi (in particolare un evidente antisportivo non sanzionato a Romeo ed una ‘passeggiata’ di Juskaite sulla caviglia di Trimboli, fattispecie ricostruita all’inverso quale fallo sanzionato alla playmaker rossoblù) che, a posteriori, finiscono con l’incidere – e non poco – sull’economia della contesa. Così, seppur senza punti all’attivo, le campobassane possono annoverare dalla loro parte il successo morale della contesa per quanto fatto vedere in terra iblea, in considerazione anche delle noie fisiche con cui hanno dovuto fare i conti le proprie due americane: un problema alla caviglia per Parks dopo il primo canestro di serata e le noie al piede di Parks, che saranno valutate nei prossimi giorni con degli esami strumentali.
MINISTERO DELLA DIFESA In una gara all’insegna della grande tensione, l’avvio è regno delle difese. Parks sigla i primi due punti di contesa, poi Ragusa si porta avanti e prende anche un possesso di margine prima che Perry, con una tripla, impatti i conti a sei. Un parziale di 5-0 per le isolane chiude il quarto a favore delle siciliane.
STRETTO CONTATTO Vitola prova a far fuggire le isolane, ma Milapie risponde colpo su colpo. Poi è Parks ad impattare a 17 e quindi è Togliani a rintuzzare. Perry e Trimboli mantengono il punteggio in parità. Ragusa prova a fuggire, Trimboli infila la tripla del meno uno (27-26), ma all’intervallo lungo le iblee possono contare su quattro punti di margine (30-26) con Perry, tra le rossoblù, che deve abbandonare il parquet per un problema fisico.
DISCESA E RISALITA Ragusa prova a dare uno scossone nel terzo periodo, nonostante Milapie e Trimboli provino a tenere in vita le magnolie. Togliani e poi un parziale di 5-0 per le siciliane rischiano di allontanare irrimediabilmente le rossoblù sotto di undici sul 44-33. Qui però le molisane si riportano sotto sino al meno cinque del 44-39.
SITUAZIONI PARADOSSALI Quiñonez chiude un break di 8-0 tra i due periodi, poi è ancora l’ala dell’Ecuador, utilizzata da quattro tattico, a tenere sotto le magnolie. Ragusa prova a fuggire ed i decibel nell’impianto isolano si alzano. Arriva un tecnico per la panchina iblea e, dal pubblico, piovono contestazioni ai direttori di gara, che finiscono per perdere totalmente il controllo sulla contesa. Le magnolie arrivano al meno uno del 52-51 e potrebbero operare anche il sorpasso, ma un evidente antisportivo a Romeo non viene considerato come tale. Le decisioni ‘singolari’ proseguono: un blocco in movimento di Anigwe viene sanzionato come fallo a Milapie (in realtà a finire contro la nigeriana era stata Togliani con cambio di destinataria che arriva solo dopo le proteste costate il tecnico a coach Mimmo Sabatelli).
Ragusa riesce ad uscire fuori al meglio dalla involontaria bagarre, anche se – nella sequenza delle decisioni ‘singolari’ – finisce anche un fallo di Juskaite su Trimboli assegnato al contrario. Al suono della sirena, Ragusa prende i due punti, per Campobasso resta il rimpianto di quanto sarebbe potuto essere a livello di merito e, invece, non è stato poi sul tabellone luminoso.
PAROLA DI COACH A referto chiuso, così, il coach delle campobassane Mimmo Sabatelli non può non dirsi «orgoglioso di questa squadra che, ancora una volta, ha dimostrato di avere un carattere ed un cuore esemplari. Nonostante le difficoltà ed una serie di situazioni contingenti, avremmo tranquillamente meritato il successo, ma, alla fine, portiamo a casa una prestazione che ci potrà essere uitile in prospettiva. Il quintetto con le tre play Battisodo, Togliani e Trimboli contemporaneamente in campo? Dovevamo fare di necessità virtù, anche a causa delle problematiche fisiche di Parks e Perry e in quel frangente quel tipo di conformazione ha pagato. Ribadisco però che, più in generale, la squadra è stata encomiabile».
Valutando la situazione acciacchi, poi, il coach rossoblù aggiunge: «Per Robyn (Parks, ndr) dovrebbe trattarsi di una piccola distorsione, quanto a Perry il fastidio potrebbe essere più serio. Lo valuteremo in settimana con degli accertamenti strumentali con la speranza che non sia qualcosa di grave».
Poi, guardando avanti, aggiunge: «Sarà determinante pensare a noi, consapevoli che il confronto da cui saremo attesi – chiosa Sabatelli – fu per noi difficile già all’andata, ma cercheremo di prepararlo nel migliore dei modi perché portare a casa un referto rosa avrebbe per noi un valore fondamentale».
A RIVEDER L’ARENA A concludere un mese di gennaio particolarmente proiettato nel proprio impianto (tre gare su quattro a domicilio), domenica, con palla a due alle ore 18, i #fioridacciaio andranno a sfidare il Faenza di una vecchia conoscenza rossoblù come Ashley Egwoh. All’andata, in terra romagnola, le campobassane riuscirono ad imporsi al fotofinish grazie ad una straordinaria Parks con le faentine che fallirono con Pallas il potenziale sorpasso proprio sulla sirena. Era il 22 ottobre ed il match terminò 64-63 per le campobassane.