LA MOLISANA MAGNOLIA, IN COPPA ITALIA LA STRADA SI INTERROMPE CONTRO LA GEAS
Un attacco poco fluido e qualche iniziativa personale di troppo finiscono per pesare nel conto del team rossoblù
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 43
ALLIANZ GEAS SESTO SAN GIOVANNI 53
(12-12, 18-25; 29-43)
CAMPOBASSO: Trimboli 18 (2/4, 4/7), Morrison 2 (0/4, 0/1), Mištinová 9 (2/8, 0/2), Dedić 2 (1/4, 0/3), Kunaiyi 7 (2/5); Quiñonez 3 (1/9, 0/2), Kacerik (0/2, 0/2), Giacchetti 2 (1/1, 0/2), Narvičiūtė (0/1), Šrot, Del Sole, Vitali. All.: Sabatelli.
SESTO SAN GIOVANNI: Conti 8 (1/5, 2/2), Panzera 5 (1/7, 1/5), Gwathmey 8 (4/7, 0/3), Trucco 12 (4/8, 1/3), Moore 13 (4/11, 1/1); Tava, Dotto C. 7 (1/2, 1/1), Bestagno (0/1, 0/1). Ne: Arturi e De Lise. All.: Zanotti.
ARBITRI: Pecorella (Barletta Andria Trani), D’Amato (Roma) e Lanciotti (Fermo).
NOTE: tiri liberi: Campobasso 13/19; Sesto San Giovanni 5/7. Rimbalzi: Campobasso 39 (Kunaiyi 13); Sesto San Giovanni 47 (Trucco 23). Assist: Campobasso 10 (Trimboli e Mištinová 4); Sesto San Giovanni 12 (Trucco e Panzera 3). Progressione punteggio: 8-7 (5’), 18-17 (15’), 22-34 (25’), 36-50 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 4 (4-0); Sesto San Giovanni 20 (30-50).
Cenere e carbone con 24 ore di ritardo nella calza della Befana per La Molisana Magnolia Campobasso, che non riesce a trovare la qualificazione per le Final Four di Coppa Italia a Torino ed interrompe la striscia di cinque successi consecutivi con una delle prestazioni meno felici della sua storia nella massima serie. Solo 43 punti realizzati, una lunga amnesia offensiva soprattutto nella seconda metà del secondo quarto, alcune incertezze difensive e la serata sotto media di molti dei propri elementi hanno pesato, e non poco, a referto chiuso su quella che è stata la performance collettiva dei #fioridacciaio davanti al numeroso pubblico presente sugli spalti dell’Arena.
ALTI E BASSI L’avvio pare spingere i cuori in alto i cuori dei supporter rossoblù: 4-0, poi 6-2, quindi almeno un possesso di margine, finché sul finale di periodo le lombarde trovano la parità a 12.
PARZIALE NEGATIVO Nel secondo periodo, le magnolie paiono ritrovare costanza e vanno anche a prendersi un possesso pieno sul 18-15. Qui le lombarde mettono a segno un parziale di 10-0 che, con le campobassane costrette a lottare con la via del canestro per oltre cinque minuti, rischia di risultare particolarmente indigesto per il team del capoluogo di regione.
RIENTRO IN SORDINA Del resto, nel terzo periodo, il Sesto San Giovanni va a prendersi un margine in doppia cifra con cinque possessi di svantaggio al 30’ (29-43).
SULLE ALI DEL CAPITANO Quanto tutto sembra lasciar presagire ad un mollare la presa con le ospiti che arrivano al massimo vantaggio di venti lunghezze (50-30), Trimboli – top scorer di serata con 18 punti – si prende la squadra sulle spalle e riavvicina le sue, che chiudono con un meno dieci (43-53) che rende meno amara una serata con pochi up e tanti, troppi, down.
PARTITA STORTA A referto chiuso, in sala stampa, coach Mimmo Sabatelli non usa giri di parole: «È stata la nostra gara meno entusiasmante della stagione, purtroppo nel momento sbagliato perché queste non sono partite che danno o tolgono due punti, ma ci avrebbe dato accesso a quello che per noi sarebbe stato un sogno: ossia la semifinale di Coppa Italia. Giocando il confronto in casa. Non abbiamo fatto la nostra pallacanestro, anche se in difesa, seppur con qualche errore, abbiamo concesso solo 53 punti. Il problema è stato offensivo con percentuali molto sotto gli standard sia da due che da tre. Non siamo stati fluidi, abbiamo dato vita a forzature, sentendo, da gruppo nel complesso nuovo e giovane, il peso di questa partita, andando poi a prendere dei tiri individuali per rimetterci in corsa e finendo così per il non disimpegnarci di squadra. Merito al Geas (chiamata in semifinale, il 16 febbraio a Torino, ad affrontare la Reyer Venezia, ndr), che è venuta qui e se l’è giocata. Per noi tanto amaro in bocca perché un’occasione così è difficile possa riptersi».
SABATO A SASSARI Per le campobassane, a questo punto, ci sarà la volontà di mettere da parte ben presto tutte queste scorie. Magari già sabato sera, alle ore 20, sul parquet del PalaSerradimigni a Sassari per la prima giornata del girone di ritorno nell’impianto della Dinamo contro cui all’esordio – nell’Opening Day di Schio – arrivò un successo di rilievo frutto di una gara di notevole applicazione.