COPPA ITALIA, LA FINAL EIGHT A CAMPOBASSO ‘IL SOGNO CHE PORTA NEL POSTO GIUSTO’
La soddisfazione dei capitani delle squadre in lizza per il trofeo tricolore. Tante le autorità presenti. In tanti sugli spalti.
«I sogni ti portano sempre nel posto giusto». Ed il posto giusto – per il basket femminile di vertice – sarà sino a sabato Campobasso, e nello specifico ‘La Molisana Arena’, dove il meglio del movimento cestistico tricolore si sfiderà per centrare la Coppa Italia nella Final Eight coordinata, a livello organizzativo, dalla Magnolia.
COSTANTE EFFICACE Sulla scia avvenuto per la Final Eight di Coppa Italia di A2 nel 2019 e, la scorsa estate, per le finali nazionali under 17 femminili, il club rossoblù ha puntato ancora una volta su di una cerimonia che colpisse dritta al cuore, stavolta non solo con gli aspetti coreografici, ma anche – e soprattutto – con i contenuti.
CAPITANE IN LIZZA Con la sola eccezione di Sabrina Cinili della Virtus Bologna, ampiamente giustificata perché alle prese con problemi di carattere logistico nell’avvicinamento al capoluogo di regione, e di Debora Carangelo alle prese con dei malanni di stagione, tutte le altre sei capitane delle formazioni in lizza nell’appuntamento del capoluogo di regione sono state presentate dallo speaker dei #fioridacciaio per dare quella linea di continuità con quello che sarebbe stato l’evento.
CORE MOMENT Salite sul palco al centro della scena, le ragazze sono state raggiunte dalla testimonial dell’evento cestistico campobassano Sanam Shirvani, la progettista iraniana arrivata in Italia dieci anni fa per studiare architettura a Torino e capace di far vivere in Piemonte la sua passione per lo sport (ed in particolare per il calcio) dedicandosi al fronte dell’arbitraggio.
Lei ha accompagnato il numeroso pubblico presente sugli spalti dell’Arena ed il folto nugolo di autorità sedute ai lati del palco quasi a formare una sorta di continuum in grado di permeare la serata di ulteriori emozioni.
DANZA CATARTICA Le stesse che ha saputo far vivere Paola Morelli, tra le più promettenti della scuola di ballo Arabesque di Irene Fratangelo che ha portato in scena una coreografia sulle note di una canzone compagna di viaggio della ‘rivoluzione delle donne’ in Iran.
PENSIERI E PAROLE L’ideale trait d’union verso l’intervista – meglio ancora la chiacchierata – con cui la stessa Sanam, accompagnata dal garbo della compagna di viaggio Michaela Marcaccio (presentatrice della serata), ha aperto lo scrigno del proprio cuore ai tanti presenti in un’Arena che, come al solito, brulicava non solo di gente, ma anche di tanti media.
«I sogni portano sempre nel posto giusto», ha affermato commossa parlando della sua storia. Raccontando anche di come, la prima volta che aveva tolto il velo, avesse pensato di essere osservata da tutti. Di quanto, peraltro, anche il sistema regime nel suo paese tiene le donne in un proprio alveo lontano da quello che è il mondo a tutto tondo, anche e soprattutto nello sport, in primis con l’impossibilità, per l’universo rosa, di vederlo e praticarlo. Un intermezzo più leggero è stato quello legato alla cucina italiana «che adoro, in particolare la pizza» e poi ha voluto spingere tutti ad inseguire «pienamente le proprie passioni».
CUORI DI CAPITANA Le riflessioni di Shirvani sono state in grado di aprire una breccia nel cuore dei capitani delle squadre protagoniste nella Final Eight Techfind Coppa Italia di A1.
Giorgia Sottana, aprendo le danze per Schio, ha sottolineato il modus operandi di un passo alla volta. Poi Francesca Pan si è soffermata sul back to back al centro della competizione, Giulia Ciavarella – designata per Sassari – si è conquistata gli applausi dell’Arena ricordando come Campobasso è parte del suo cuore e quanto Sassari entri sull’appuntamento di Coppa con concretezza. Giulia Arturi ha messo in evidenza, invece, come la Geas Sesto San Giovanni sia arrivata al momento giusto di forma nella competizione. Da parte sua, Francesca Russo – per San Martino di Lupari – si è soffermata su quelle che sono le tensioni in un evento del genere, tornando però anche sulle parole della testimonial Sanam vero e proprio momento di riflessione. Pensiero, peraltro, condiviso anche da Chiara Consilini, capitano di Ragusa proiettatasi su quello che è stato l’avvicinamento delle iblee all’evento che le ha portate già lunedì nel capoluogo di regione dovendo convivere anche, nelle scorse ore, con lo sciame sismico registrato in città e nell’hinterland. A chiudere questa fase le parole del capitano della Magnolia Stefania Trimboli, che ha promesso grande piglio per il match dei quarti di finale contro la Virtus Bologna da parte dei #fioridacciaio, chiamando a raccolta il pubblico rossoblù, alleato sostanziale nel percorso delle molisane.
OMAGGI E CLAIM Ognuna di loro, al termine, è stata omaggiata di un bouquet dalle giocatrici del vivaio campobassano e, al termine, la presidente Antonella Palmieri ha raggiunto il centro della scena per donare un prezioso omaggio floreale ed una maglietta speciale – di quelle con cui le campobassane giocheranno la rassegna tricolare – alla stessa Sanam con il numero uno ed il cognome Shirvani sulle spalle.
Motivo di ulteriori occhi lucidi per la testimonial dell’evento, che ha poi voluto rivolgere il suo messaggio di incoraggiamento a tutte le capitane inseguendo il proprio sogno ed ha sintetizzato il claim ‘donna, vita e libertà’, presente sulle magliette delle campobassane ed al centro della rivoluzione delle donne in Iran, pronunciandolo proprio in persiano con tanto di gesto della vittoria alla fine.
VERSO IL CAMPO Quel segno che – di fatto – dalle prossime ore accompagnerà il momento agonistico con un giovedì molto intenso all’insegna già dei quattro quarti di finale da poco dopo mezzogiorno sino a sera inoltrata per la curiosità e la passione dei tanti fan di Magnolia, ma anche – e più in generale – del basket rosa tout court.