PESARO ESPUGNA SCAFATI
Giornata da incorniciare sotto tutti i profili: arriva in Campania a passa sopra la formazione di Caja come un treno (69-81) la Carpegna Prosciutto anche perché sul fronte opposto i campani perdono nel riscaldamento il loro bomber più forte e cioè Logan. Non solo questo perché con questa vittoria la formazione di Repesa si ritrova nelle griglia della coppa Italia, che si svolgerà a Torino fra un mese, a confrontarsi nell’esordio contro Varese, che non è esattamente né la Virtus e né Milano. Dice la formazione pesarese ancora una volta che è un gruppo compatto ed anche in questo match afferma anche un’altra cosa: che per Gudmundsson bisogna rovesciare il canocchiale perché vale molto più il suo impatto difensivo del suo apporto in fase di attacco: anche se in questas trasferta in terra campana ha messo dentro 3 bombe su 5 tentativi.
Una partita che ha visto, tranne nel terzo quarto, la Carpegna Prosciutto sempre avanti e sempre nelle condizioni di poter gestire lo scontro perché nel secondo quarto, dopo un inizio da ‘censura’ delle due formazioni, la squadra di Repesa ha preso il largo raggiungendo anche i dieci punti di vantaggio: 31 a 41 dopo venti di gioco. La sbandata pesarese arriva nel terzo quarto quando la pressione difensiva diminuisce lasciando spazio ai tiri di Mian e di Okoye. Non solo ricuce lo strappo Scafati ma passa anche avanti quando a Totè viene fischiato un fallo antisportivo che ha portato avanti, tra tiri in lunetta e palla in mano, la formazione di Caja avanti di tre punti che sono poi quelli che chiudino questa frazione di gioco che ha visto anche un giocatore come Rahkman sbagliare molto al tiro.
Poi tutto torna nei binari della normalità quando Repesa torna alla formazione ‘tipo’ con in posizione di play Gudmundsson, Rahkman, quindi Kravic, Charalampopoulos con un’unica anomalia e cio è Visconti al posto di Cheatham. I biancorossi partono subito con la marcia giusta, grazie al buon impatto di Visconti, e nel breve di qualche minuti non solo si mangiano i tre punti di scarto ma mettono la freccia per una cavalcata che porta Pesaro a sfiorare anche i venti punti di vantaggio. Tutti e nessuno sul trono perché tra i biancorossi si sono alternati bene, sia al tiro che in difesa, non lasciando spazio alla formazione di Caja cher chiude gli ultimi dieci con 14 punti segnati, bottino poi arrotondato negli ultimi giri di lancetta a partita ormai chiusa e impacchettata.
Il tabellino
GIVOVA SCAFATI-CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 69-81
GIVOVA SCAFATI: Thompson 4, Okoye 24, Caiazza ne, Mian 7, Pinkins 15, De Laurentiis ne, Rossato 6, Imbrò 10, Butjankovs, Tchintcharauli ne, Logan ne, Stone 3. Allenatore: Caja.
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Kravic 9, Abdur-Rahkman 12, Visconti 8, Moretti 6, Tambone 6, Stazzonelli, Gudmundsson 10, Charalampopoulos 15, Totè 4, Cheatham 11. Allenatore: Repesa.
ARBITRI: Galasso-Lanzarini-Patti. NOTE: parziali 13-15, 31-41, 55-52. Tiri liberi: Scafati 14/21, Pesaro 21/29. Nessun uscito per cinque falli.