LA TEZENIS VERONA VOOLA SULLE ALI DI JOHNSON, NON BASTA UN GRANDE GABRIEL ALLA GERMANI BRESCIA
La Scaligera chiude il girone d’andata battendo l’ottava della classe: Johnson sugli scudi con 14 punti e 6 rimbalzi
Il primo acuto contro una squadra di livello superiore arriva tardi, ma arriva. Ed è un buon segno. I 14 punti con 6 rimbalzi di Johnson (il giocatore più cresciuto da inizio campionato), i 17 di cui 15 nel terzo quarto di bomber Anderson e i 12 con 3 assist di Sanders (partita da leader) permettono alla neopromossa Scaligera di chiudere il suo girone d’andata battendo l’ottava della classe, quella Brescia reduce dall’Eurocup, 81 a 77.
I tanti problemi
La prima fetta della stagione gialloblù, così, va in archivio con 12 punti, frutto di 3 vinte e 5 ko in casa e 3 vinte e 4 ko lontano da Verona. La Tezenis occupa la stessa quota di Trieste, Scafati e Brindisi, +2 su Treviso e Napoli e +4 sul fanalino di coda, Reggio Emilia. Non è una posizione di sicurezza, però il successo del Forum conferma che, nonostante i suoi tanti problemi, Verona è lì a giocarsela. Uno dei problemi, per dire, rimane Holman, il cui 2/7 al tiro conferma una percentuale stagionale, 35%, largamente insufficiente. La coperta peraltro era ancora più corta, contro Brescia, vista l’assenza di Bortolani dopo il trauma facciale di sette giorni fa a Venezia.
I numeri
I gialloblù di Alessandro Ramagli, che hanno visto sugli scudi fra gli altri il giovane Udom, 15 minuti d’intensità enorme, hanno saputo approfittare della discontinuità di Brescia, commettendo diversi errori ma sempre meno dei lombardi. In particolare la Germani è stata tenuta a 6 rimbalzi offensivi contro gli 11,3 di media e in area, nonostante la prestazione di Gabriel, il migliore con 20 punti e 8/12 dal campo, ha timbrato solo 26 punti contro i 38 di Verona. Una Verona che, ancora una volta, ha trovato in difesa l’energia per chiuderla: i cambi sistematici sui pick & roll, freccia tattica preferita da Magro, hanno generato le 13 palle perse di Brescia e alcune rubate decisive nel finale, con l’attacco della Scaligera capace di «congelare» gli sprechi (8 perse per Verona nel primo tempo e 12 alla fine).
«Bravo alla squadra»
«Prestazione gagliarda, complimenti a Verona», così Magro, deluso dai suoi, nuovamente «diversi» rispetto alla bella copia vista in Europa. Ecco invece Ramagli: «Un “bravo” alla squadra, allo staff, perché ci vuole coraggio per giocare una partita così in questo modo, esponendosi a qualche rischio con i cambi sistematici. I ragazzi sono stati connessi, sulla stessa pagina, e hanno avuto quel livello d’energia che può generare vittorie meritate. Non siamo crollati al +8 di Brescia sul 51-43, continuando a fare quello che volevamo fare, e in attacco siamo stati capaci di continuare a far girare palla. Sul nostro girone d’andata non ho nessun rimpianto — dice il tecnico livornese — nel senso che abbiamo i punti che ci meritiamo e questa vittoria racconta che se noi riusciamo a esprimerci come squadra, poi, riusciamo a moltiplicare la qualità dei giocatori». Adesso il calendario porta Verona a Pesaro. Seguirà la trasferta in casa della Virtus Bologna. Due viaggi poco abbordabili, sulla carta, ma aver ottenuto lo scalpo di Brescia può imprimere nuova forza alla Tezenis.
TEZENIS VERONA -GERMANI BRESCIA 81-77 (14-20, 22-18, 20-17, 25-22)
TEZENIS VERONA: Cappelletti 5, Johnson 14, Anderson 18, Sanders 12, Smith 16, Holman 6, Ferrari 0, Casarin 4, Bortolani 0, Candussi 0, Rosselli 0, Udom 6.
Allenatore: Ramagli.
GERMANI BRESCIA: Gabriel 20, Della Valle 14, Odiase 5, Cournooh 11, Moss 2, Nikolic 11, Ghidini 0, Taylor 3, Cobbins 3, Burns 4, Laquintana 2, Akele 2. Allenatore: Magro.
ARBITRI: Martolini, Grigioni, Pepponi.