Milano troppo forte, Dinamo ko
Non riesce l’impresa alla Dinamo, che cede nettamente in casa all’Olimpia Milano 63-92, al termine di un match che dura un quarto. La squadra di Messina è straordinaria difensivamente e piazza un micidiale 23-2 nel 2° quarto, chiudendo la partita già nel primo tempo.
Dinamo – Milano 63-92 (20-22 / 26-50 / 46-82)
Dinamo: Jones 9, Robinson 12, Dowe 11, Kruslin 6, Gandini, Devecchi, Treier, Chessa, Stephens 6, Bendzius 15, Gentile, Diop 4. All.Bucchi
Milano: Davies 16, Cabarrot 21, Mitrou-Long 7, Tonut, Melli 9, Baron 16, Ricci 2, Biligha 2, Hall 5, Baldasso 6, Alviti 2, Hines 6. All.Messina
Chiavi del match: la straordinaria difesa di Milano del 2° quarto che produce il 23-2 che uccide la partita.
Messina schiera tutta l’artiglieria di Eurolega, compreso Hines (rimangono fuori Thomas e gli infortunati Pangos e Shields). Rientra anche Tonut dopo il malanno fisico. Bucchi, che non ha Gentile al meglio, getta nella mischia Dowe dopo due mesi dall’infortunio muscolare al posto di Nikolic.
Quintetto classico per il Banco con Robinson da playmaker, Kruslin da specialista (duello iniziale come negli scorsi playoff contro Mitrou-Long), Jones da ala piccola, Bendzius da ala forte, Stephens da centro. Messina schiera l’ex play di Brescia con Hall in appoggio, Cabarrot da ala piccola, Melli da ala forte e Davies come centro.
PARTENZA
Milano parte subito quadratissima, vuole attaccare Bendzius e Stephens in post basso, la fisicità è di alto livello, la Dinamo ci mette aggressività ma è subito in difficoltà (2-8 al 3’). Jones ha grande impatto sul match, Kruslin prova ad incollarsi a Mitrou-Long, Sassari c’è (8-10). L’Olimpia punisce ogni errore del Banco, il ritmo è altissimo, Cabarrot ha grande talento offensivo e riapre la forbice (11-17). Milano mette grandissima fisicità, Dowe entra bene, il Banco è tosto e non molla un centimetro, rispondendo colpo su colpo (20-22 al 10’). Bellissimo primo quarto con Jones a 9 punti.
DIFESA OLIMPIA
Milano mette il turbo a livello difensivo dove Hines è un osso durissimo sui cambi, la Dinamo deve andare con le rotazioni, Gentile è debilitato, Treier e Diop fanno fatica, Bucchi è costretto a chiamare time out (20-27 al 12’).
Ogni volta che va in difficoltà, la Dinamo reagisce da squadra compatta e ci prova sempre, si rivedono le accelerate di Robinson, questa volta è Messina a fermare il match (24-27). Hall commette il 3° fallo, Milano vuole sempre andare dentro dai suoi lunghi, Baron è micidiale con un canestro che spezza l’inerzia del quarto, il recupero con fallo e canestro di Melli apre lo strappo (26-37 al 16’ con parziale di 15-6). Sassari accusa il colpo, Milano aggredisce ogni possesso, la difesa dell’Olimpia è pazzesca e ti stritola, la squadra di Messina uccide la partita con un break di 23-2 che non ammette repliche. (all’intervallo 26-50)
Milano costringe al 33% dal campo Sassari e tira con il 72% da due punti e il 56% da 3 punti, mettendo le mani sul match (83-16 di valutazione).
SOLO MILANO
La Dinamo fa una fatica terribile a costruire gioco, Milano continua a macinare e rullare fisicamente gli avversari senza soste, altro 13-0 (diventa 36-2) e Bucchi che può solo chiamare time out rassegnato (26-63). Messina fa giocare sempre il quintetto base, vuole risposte importanti dai suoi giocatori in chiave Eurolega, il Banco è completamente sfiduciato e va nettamente sotto. (36-73 al 26’). Diventa in pratica un allenamento con Sassari che prova in tutti i modi a ridurre lo scarto, ma l’Olimpia continua a non concedere una virgola. Finisce 63-92.
Bucchi: “Milano ci ha messo in grandissima difficoltà con la sua fisicità che ha pesato come un macigno, è brutto vedere la squadra quasi rassegnata, mi dispiace, speravo in una reazione, ogni canestro era difficile da costruire, questa cosa l’abbiamo pagata assolutamente anche a livello psicologia. Non ci deve essere una ripercussione negativa, avevamo fatto dei passi in avanti evidenti, dobbiamo trovare gli spunti per cercare di migliorare e usarla da lezione”.