A.J. Pacher entra nel roster di coach Legovich
Il classe ’92 porta duttilità nel reparto lunghi
Allianz Pallacanestro Trieste comunica di aver raggiunto un accordo per la stagione sportiva 2022-2023 con l’atleta Andrew Joseph “A.J.” Pacher.
“Abbiamo seguito con interesse la carriera di Pacher negli ultimi anni – ha dichiarato Mario Ghiacci – perché riteniamo sia un giocatore che possa dare un grande contributo nel massimo campionato italiano. Ha disputato 6 stagioni in A2, imponendosi come uno dei migliori nel suo ruolo e crediamo fermamente che questa possa essere la sua occasione per confermarsi anche a un livello più alto. Abbiamo bisogno della sua mobilità in campo e del suo carattere. Il progetto di Trieste è solido e credibile. A dimostrazione di questo ci sono le numerose offerte declinate da AJ per poter vestire il biancorosso e noi lo accogliamo a braccia aperte. Buon lavoro!”
Andrew Joseph Pacher, meglio noto come A.J., nasce a Vandalia (Ohio) il 17 febbraio 1992. Lungo di 208 cm per 108 kg che può ricoprire tanto il ruolo di centro quanto quello di ala forte grazie ad una mano educata anche dalla lunga distanza, A.J. è un prodotto cestistico dei Raiders di Wright State University, dove ha militato per quattro stagioni nella Division I della NCAA. Diventato professionista nel 2014 grazie agli Starwings Basilea, Pacher vanta un lungo trascorso in Italia, dove ha vestito le maglie di cinque diverse società per un totale di sei stagioni, inframmezzate da due esperienze europee con il Vasas (Ungheria) ed il Pau-Lacq Orthez (Francia). Durante i campionati passati in Italia, il nuovo lungo biancorosso si è affermato come uno dei migliori giocatori nel campionato di Serie A2, confermandosi anche nell’annata appena trascorsa il migliore in assoluto per media di valutazione nella Stagione regolare, realizzando per il Kleb Basket Ferrara più di 16 punti a partita con quasi 8 rimbalzi ed ottime percentuali dal campo, da tre punti e dalla lunetta.
“AJ Pacher è un giocatore molto duttile, a dispetto della sua taglia fisica – l’analisi di coach Marco Legovich – Dall’alto dei suoi 208 cm è in grado di essere incisivo nel pitturato, ma è anche in capace di aprire il campo grazie al suo tiro da tre punti e all’uno contro uno dal palleggio. Siamo soddisfatti che abbia accettato la nostra proposta, preferendola anche ad alcune sirene che lo avrebbero voluto all’estero, in squadra impegnate in coppe europee, e in team importanti di A2. Fin dalle prime volte in cui ci ho parlato al telefono ha abbracciato il progetto che abbiamo in mente, con entusiasmo. Dal punto di vista umano abbiamo ricevuto su di lui solo ottime referenze e speriamo possa essere un ulteriore esempio (come in passato) di come un giocatore motivato sia in grado, a Trieste, di alzare il proprio livello dimostrandosi all’altezza della massima serie”.