LA MOLISANA MAGNOLIA, LE JUNIOR ESCONO ALLA GRANDE DALL’INCROCIO CON LA STELLA AZZURRA
Forti di un avvio superlativo le campobassane hanno la meglio sulla corazzata capitolina costretta ad una costante rincorsa
La soddisfazione del coach rossoblù Ghilardi: «Fornito un bel segnale. Ora dovremo lavorare sulle soluzioni d’insieme»
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 72
STLELLA AZZURRA ROMA NORD 66
(21-10, 33-32; 59-52)
CAMPOBASSO: Del Sole 8, Trozzola 3, Amatori 20, Šrot 10, Del Bosco 6; Quiñonez 22, Baldassarre 3, Vitali, Panichella, Oliva. Ne: Egwoh. All.: Ghilardi.
ROMA: Collovati, Georgieva 35, Krasovec 2, Giordano 3, Barbakadze 4; Brzonova, Perrotti 7, Panu, Gianni 7, Camarda 8. Ne: D’Arcangeli. All.: Chimenti.
ARBITRI: Stanzione (Bari) e Liscio (Foggia).
NOTE: infortunio al 32’18” (problema al ginocchio sinistro) per Del Bosco (Campobasso), non più rientrata. Uscita per cinque falli Perrotti (Roma). Progressione punteggio: 16-6 (5’), 25-20 (15’), 47- 41 (25’), 64-62 (35’).
Centra il primo successo nella pool playoff e lo fa contro la grande favorita per uno dei tre posti negli spareggi nazionali (la Stella Azzurra Roma Nord) La Molisana Magnolia Campobasso, che – contro le capitoline – prosegue sulla scia dell’exploit nella finalina della Coppa Italiana under 20 a Battipaglia e si guadagna due punti sostanziosi che danno ulteriore smalto alle rossoblù in vista dei prossimi appuntamenti.
AVVIO IMPERIOSO L’avvio dei #fiorellinidacciaio è da sinfonia. Le rossoblù prendono subito dieci punti di margine sul 16-6, tanto da costringere al time-out dopo 4’10” di gioco a il coach ospite Chimenti, peraltro alle prese con una serie di rotazioni petersoniane (dieci nel solo primo quarto). La pressione delle rossoblù è costante e le porta ad un margine di undici lunghezze (21-10) al termine del quarto, motivo di applausi e di profondo entusiasmo nella discreta cornice di pubblico presente sugli spalti dell’Arena e pronta a sfidare gli ultimi refoli d’inverno all’esterno pur di raggiungere l’impianto e sostenere le proprie beniamine.
SUL FILO DEL RASOIO Passata l’emozione dell’impatto nella struttura del capoluogo di regione, la formazione capitolina inizia ad essere più ficcanti e, nella prima metà del secondo periodo, le capitoline riescono a dimezzare il divario e a presentarsi con cinque lunghezze da limare alla metà del secondo periodo. L’inerzia, però, continua ad essere favorevole alle campobassane capaci di arrivare all’intervallo lungo comunque avanti di una sola lunghezza (33-32).
RIENTRO CONCRETO Il ritorno sul parquet vede le giovani magnolie provare a spingere forte sull’acceleratore. Roma deve fare i conti con più di uno scossone delle rossoblù che salgono subito sul 40-34 e poi sul 47-39. Il margine va oltre la doppia cifra (52-41), anche se le capitoline provano a non uscire dalla contesa e con un break di 6-0 si riportano sino al -5 (52-47). In quello che è un andamento a fisarmonica, le rossoblù riescono a prendersi nuovamente tre possessi di margine sul 57-49 e chiudono sul +7 del 59-52 registrato sul tabellone luminoso al 30’.
SENZA RESPIRO La Stella Azzurra prova a stringere le maglie in difesa e cerca di rientrare (arrivando anche a due soli punti di distacco) a stretto contatto con le campobassane, costrette a fare i conti anche con i problemi al ginocchio sinistro di Federica Del Bosco (oggetto di valutazione nelle prossime ore), che costringono l’argentina a lasciare anzitempo la contesa non potendo dare più una mano alle compagne. Amatori, da capitano, si carica la squadra sulle spalle con una stoppata e poi due punti che ampliano il margine a quattro lunghezze (66-62). Determinate a regalare il successo alla sfortunata campagna, i #fiorellinidacciaio serrano i ritmi (68-62), prologo ad un epilogo destinato esclusivamente ai cuori forti.
Le campobassane volano sul +8 del 71-63 grazie a Quiñonez e chiudono la pratica sul +6 (72-66) grazie alla capitalizzazione del viaggio in lunetta da parte di Trozzola, prologo ai meritati applausi per le rossoblù ed alla consueta foto di celebrazione del successo con guest stars le due statunitensi della prima squadra di A1 Reshanda Gray e Robyn Parks, prime tifose delle loro giovanissime colleghe.
PENSIERI E PAROLE A referto chiuso, per il coach delle rossoblù Franco Ghilardi l’analisi di quanto è stato è la sintesi di una gara in cui «siamo partiti davvero bene, senz’altro sorprendendole e fornendo un bel segnale. Loro sono anche rientrate ad un solo possesso, ma non hanno messo mai la testa avanti. È stata una partita dura, fisica, ma corretta. Del resto, c’erano di fronte due squadre molto strutturate».
Poi, entrando nel merito dell’infortunio a Del Bosco, emerge l’auspicio «che non sia nulla di serio e che le prossime ore ci consegnino un quadro più rassicurante».
E, infine, riguardando alla gara col San Raffaele aggiunge: «Nessun rimpianto per noi. Un nostro errore difensivo ci ha costretto al supplementare in una gara vinta, ma si è trattato di un processo di crescita questo gruppo e, del resto, il nostro intento è quello di proiettarci su una gara alla volta e, nelle prossime, di provare a dar vita a qualche ulteriore step di crescita. In questo match, in alcune circostanze, non c’è stata brillantezza in attacco perché ha prevalso la soluzione individuale su quella di squadra. Su questo cercheremo di lavorare nei prossimi giorni, consapevoli che tra gare under e senior ci attende un periodo molto intenso».
RIPOSO E TOUR DE FORCE Nello specifico, dopo un’altra settimana di riposo, per quanto riguarda la B femminile, tra fine marzo ed inizio aprile i #fiorellinidacciaio avranno il 29 ed il 31 marzo, nonché il 3 aprile tre trasferte capitoline, ossia in successione Esquilino, Basket Roma e San Raffaele con orari di inizio serali (ossia 20.30, 19.45 e 20).