Il Beretta Famila perde 64-80 con la Dynamo Kursk ma mantiene la differenza canestri
Non è la serata che si sognava: una vittoria avrebbe permesso di festeggiare una quasi sicura qualificazione ai quarti di finale con due turni di anticipo; invece Kursk, con le spalle al muro per rimanere in corsa, espugna il PalaRomare 64-80 e lascia aperto ogni discorso. Per le orange la consolazione di aver mantenuto a proprio favore la differenza canestri guadagnata all’andata.
È stata una partita spigolosa anche per via di un arbitraggio che ha mantenuto un metro di valutazione molto permissivo che le russe hanno sfruttato a proprio vantaggio più delle scledensi. Schio ha sofferto molto la difesa ospite che, con un’intensità mai vista all’andata, ha costretto a ben 16 palle perse e tante soluzioni di tiro forzate. Inoltre la Dynamo ha tirato con un mortifero 11/24 dall’arco, punendo ogni disattenzione orange. Una buona notizia è il rientro di capitan Dotto che ha avuto subito un buon impatto nel secondo tempo. Ora il Beretta dovrà conquistare la vittoria decisiva in una delle due trasferte a Istanbul contro Galatasaray e Fenerbahce.
Inizio titubante delle due squadre al tiro: solo 6-6 a metà quarto con la tripla di Baric e i liberi di Deshields e Sottana. Si difende forte ma c’è anche tanta tensione in fase di costruzione che porta a scelte discutibili in attacco da ambo i lati: così un paio di buone azioni offensive delle russe bastano per il primo break firmato Howard-Shabanova, 6-13. La risposta arriva da Verona e dalla tripla di Deshields che fa 11-15, mentre la gara diventa subito molto fallosa. Negli ultimi secondi palla rubata da Kozik per il più sei Kursk.
Tremenda ripresa del gioco con il Beretta subito a segno dall’arco con Sottana ma che subisce poi due triple consecutive di Prince e Ogunbowale e l’appoggio su rubata di Lisec: 14-25. Risposta splendida delle orange dopo il timeout di Dikaioulakos: si sblocca Gruda mentre Sottana e Keys in contropiede finalizzano fino al 21-25. La partita vive di strappi e a beneficiarne è la Dynamo perché Schio viaggia troppo a corrente alternata: parziale di 5-0 Howard-Ogunbowale a cui mette una pezza due volte Deshields. Keys e Laksa riescono a riportare le orange fino al meno quattro ma due triple nel finale di Prince e Kozik mandano le squadre negli spogliatoi sul 31-40.
Dopo due gare senza vedere il campo, Dotto entra alla ripresa e firma subito la tripla che risponde ad Howard. Con la capitana in campo Schio trova un’energia diversa che permette di rientrare fino al meno 43-46 con i liberi di Keys. Il Famila tiene al guinzaglio l’attacco russo (solo otto punti in sette minuti) ma subisce poi una forte spallata di Ogunbowale che rimette nove punti di distanza mentre Prince chiude ai liberi sul 43-54.
L’ultimo quarto rischia di diventare catastrofico per un Beretta che fa davvero fatica a contenere le sfuriate russe: Howard sigla il +15 ma Mestdagh con due ottime giocate riporta le orange a meno dieci. Kursk è in fiducia e brucia la retina dall’arco con Kozik per il 50-68 dimostrando la ferma volontà di voler ribaltare la differenza punti dell’andata. Gruda riesce finalmente a mettersi in ritmo e Schio torna a -14. Continuano gli assalti ospiti che ritrovano il +18 con l’ennesima tripla di Prince ma nel finale i liberi di Gruda e Keys la chiudono sul 64-80, limitando i danni.
Beretta Famila Schio – Dynamo Kursk 64-80 (11-17, 31-40, 43-54)
Beretta Famila Schio: Deshields 13, Del Pero ne, Mestdagh 5, Sottana 8, Gruda 12, Verona 2, Crippa 0, Andrè 1, Dotto 3, Keys 15, Laksa 5
Dynamo Kursk: Howard 16, Kozik 11, Burovaya ne , Prince 13, O. Frolkina 0, E. Frolkina ne, Ogunbowale 20, Lisec 10, Levchenko 0, Baric 6, Abaiburova ne, Shabanova 4