Carla Lucchini, dal Brasile per inseguire il sogno della promozione con la Iannas Virtus
26 anni, bisnonno di Mantova, per la prima volta gioca fuori dal suo paese
La Iannas Virtus Cagliari quest’anno ha deciso di prendere da un “paese lontano” l’ala che potrebbe dare una mano alla squadra per centrare la promozione in serie A2 femminile. Nasce in Brasile Carla Patricia Silva Lucchini, esattamente nella città di Jundiaí, un comune nello stato di San Paolo che conta 423 mila abitanti (tre volte Cagliari), nel 1995. Cognome di chiare origini italiane, il bisnonno era originario di Magnacavallo in provincia di Mantova. Fin da bambina ama giocare a pallacanestro e grazie ai suoi diversi allenatori cresce e matura anno dopo anno, militando nei vari campionati brasiliani e arrivando anche ad indossare la maglia verde oro delle nazionali giovanili, compresa quella del 3×3 con la quale, nel 2019, disputa i Giochi panamericani. Ora, a 26 anni Carla tenta il grande passo, sbarcando in Italia e, grazie al presidente della Iannas Virtus Cagliari Paolo Pellegrini, arrivando in via Pessagno alla corte del tecnico Fabrizio Staico. Il Covid-19 ha tenuto in “quarantena” la ragazza, poi l’esordio, due settimane fa contro il Basket 90, tre punti di bottino, ma tanta personalità. Sabato scorso ad Alghero è andata indubbiamente meglio. La squadra contro la Costruzioni Valentino Alghero ha vinto, senza problemi, grazie anche a Carla che di punti ne ha realizzati ben 23. Come inizio non c’è male.
Carla, è in Sardegna da alcune settimane. Come si trova?
“Non sono in città da molto tempo, sono ancora in fase di adattamento, ma sto bene e ho tutto ciò di cui ho bisogno per la mia vita quotidiana. Senza dubbio, con un po’ più di tempo, mi sentirò a casa”.
Ha già conosciuto la città?
“Diciamo che mi piace molto scoprire i luoghi che visito o dove vivo momentaneamente. Cagliari mi piace. Conosco già alcune parti della città, alcune mi sono state presentate. Poi sono andata anche ad esplorarla e ho finito per scoprire posti bellissimi”.
Cosa le è piaciuto in particolare?
“Mi piacciono molto i paesaggi qui, molte “location” hanno la vista di buona parte della città e questo mi fa molto piacere. Poi mi ha fatto particolarmente piacere il carattere delle persone, sicuramente un fattore positivo, una parte eccellente, anche per il mio adattamento: sono tutte molto ricettive”.
Che differenza ha trovato rispetto al Brasile?
“Sicuramente qualche differenza con il Brasile l’ho trovata. Qui mi è piaciuta l’organizzazione sotto ogni punto di vista, dai ristoranti alla raccolta dei rifiuti… in termini di persone, credo che siano molto simili, molto allegri e amichevoli. In campo credo ci siano poche differenze, qui il gioco è più veloce di quello a cui ero abituata in Brasile”.
Come si è trovata ad appartenere ad un gruppo come quello della Virtus
“Benissimo. Sono stata accolta benissimo da tutti qui alla Virtus. Ho ricevuto l’aiuto del presidente Paolo Pellegrini, dei dirigenti e di tutto le mie nuove compagne. Devo ammettere di essere molto felice di far parte di questa squadra”.
Ha iniziato quasi in silenzio, contro il Basket 90 poi domenica scorsa ad Alghero è esplosa con 23 punti. Comincia ad avere un buon rapporto con il canestro?
“La mia prima partita è stata piena di emozioni: la prima fuori dal Brasile, la prima partita con i tifosi dall’inizio della pandemia e, naturalmente, con una nuova squadra e nuove compagne. Ero estremamente ansiosa. Credo che con il passare del tempo mi rilasserò e darò un contributo sempre maggiore, come del resto ho fatto nell’ultima gara, per raggiungere l’obbiettivo stagionale della promozione”.
Chi è Carla Lucchini?
“Una ragazza alla ricerca dei suoi sogni e che conosce l’importanza di ogni fase. Molto determinata a raggiungere obiettivi sia personali che di gruppo”.
A proposito di gruppo, con chi ha legato?
“Arrivando qui senza parlare italiano, solo inglese, mi sono avvicinata un po’ ad alcune ragazze che parlano inglese, come Virginia Salvemme, Laura Pellegrini, Michela Conte e Federica Brunetti. Ma con il passare dei giorni, anche con un po’ di difficoltà di comunicazione, tranquilli sto lavorando sodo per imparare l’italiano, mi trovo bene con tutte le ragazze della squadra, ma anche con i dirigenti”.
Sente spesso la sua famiglia in Brasile?
“Parlo con la mia famiglia quasi tutti i giorni e faccio spesso videochiamate. Mi mancano molto tutti, ma mi danno tutto il supporto di cui ho bisogno”.
Secondo lei, la Virtus ha le carte in regola per riuscire a trovare la promozione?
“Sì, abbiamo una squadra molto giovane, ben supportata da ragazze molto esperte. Con il passare del tempo e delle partite non ho dubbi che diventeremo una squadra molto forte e unita per raggiungere l’obiettivo della promozione”.