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Schio campione d’Italia: 62-81 a Ragusa

Al secondo match-point, Schio a Ragusa non fallisce. Vince 81-62 e resta con lo scudetto sulla canottiera chiudendo la serie sul 3-1. È un tricolore indimenticabile, il decimo della storia. Vale quindi la stella, conquistata nel settore femminile solo da Comense (15 titoli) e Vicenza (12). Gara-4 fa capire subito le intenzioni delle scledensi: 9-0, quindi 11-2 dopo quattro minuti con l’intero quintetto andato a segno, a testimonianza di una coralità di gioco pazzesca. La squadra di casa fa fatica a rimbalzo, il ritmo molto alto delle avversarie mette fuori giri Hamby e Harmon, proprio come era accaduto in gara-2. Il 7-11 è tutto firmato da Consolini, l’aggancio a quota 16 arriva con una tripla di Romeo. Troppo poco, perché Schio è vigile e dopo il +2 della fine del primo quarto (21-19) piazza l’allungo che manda quasi al tappeto Ragusa. Al 15’ il 36-23 (+13) ospite è il giusto premio per una squadra che sembra davvero un orologio leggendo le statistiche dell’intervallo lungo chiuso 11 punti avanti (47-36) con 12/20 da 2 punti, 6/8 da 3 e 18 rimbalzi contro i soli 8 di Ragusa.

La ripresa parte con una tripla di Quigley che porta il +14 (50-36). Il coach ragusano Recupido è costretto a chiamare time-out anche stavolta per primo sperando di arginare Schio. Non ci riesce immediatamente visto che il vantaggio delle tricolori resta sempre in doppia cifra, però dopo un po’ c’è lo show di Romeo che mette 7 punti di fila, serve assist alle compagne, insomma è indiavolata e spinge Ragusa verso una rimonta insperata. Arriva un incredibile -4 (52-56) a un giro di lancette dalla fine della terza frazione, prima di 4 punti di fila di Lavender che fissa il punteggio sul 60-52. Gli ultimi 10’ proseguono proprio come erano finiti i 10 precedenti, con Schio che ritrova la via del canestro con continuità (Battisodo super), mettendo così subito un freno alle velleità delle siciliane. Al 34’, sul 71-54 (+17), la serata può dirsi conclusa. Bisogna solo far scorrere il cronometro e festeggiare lo scudetto della stella, mentre per Raffa Masciadri, all’ultima gara della carriera, arriva il 15° tricolore, dieci con Schio.

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