Rilancio Spurs con Utah. Belinelli, 10 con lode
Dopo aver toccato il fondo con la sconfitta incassata a Salt Lake City martedì scorso, al termine di una prestazione assolutamente disastrosa a livello difensivo, gli Spurs sembrano finalmente aver imboccato la strada giusta. La convalescenza di certo non è finita ma dopo le buone sensazioni post vittoria con i Lakers, condita da un quarto quarto eccellente, contro i Jazz San Antonio produce una performance più che soddisfacente , mostrando anche, soprattutto nel primo tempo, una buona intensità difensiva. Arrivano finalmente, quindi, notizie incoraggianti quindi per Gregg Popovich. Molto positiva, al di là dei numeri (10 punti e tre assist) la prova di Marco Belinelli il quale inventa un paio di canestri da circo e produce anche diverse buone giocate difensive. Non ci sono Davis Bertnas e Dante Cunningham, Pop così promuove in quintetto Derrick White.
I Jazz, reduci da quattro successi nelle ultime cinque gare, partono meglio e provano subito a prendere in mano le redini del match con la produzione di Rudy Gobert nella zona pitturata e Ricky Rubio dal perimetro. Con l’ingresso di Marco Belinelli le cose però cambiano radicalmente. Due triple consecutive dell’azzurro e il canestro dalla lunga distanza di Patty Mills accendono l’attacco degli Spurs. Con le riserve sul parquet anche a livello difensivo l’intensità cresce in modo esponenziale, l’attacco dei Jazz va in tilt e San Antonio prende il controllo delle operazioni piazzando un parziale di 17-0 (chiuso da un canestro da cinema di Beli) a cavallo tra la fine del primo quarto e l’inizio del secondo. Un caldissimo Thabo Sefolosha prova a riportare in carreggiata la squadra ospite nei primi minuti della seconda frazione ma LaMarcus Aldridge si mette a segnare con continuità dalla media distanza e gli Spurs così chiudono il primo tempo segnando 12 punti consecutivi. All’intervallo la squadra di casa e’ avanti 54-36 dopo aver prodotto il loro miglior primo tempo, a livello difensivo, della stagione.
I Jazz partono con il piglio giusto a inizio ripresa, prendono fiducia dalla lunga distanza e provano a tornare in scia, San Antonio però risponde con la produzione di Rudy Gay e DeMar DeRozan. Donovan Mitchell alza il ritmo e inventa una serie di canestri da applausi, i Jazz piano piano si avvicinano e nei primi minuti della quarta frazione arrivano al -5, con un parziale di 9-0 gli Spurs però tornano padroni del match. Belinelli con uno splendido assist no look offre la comoda schiacciata del +11 ad Aldridge, la tripla di Bryn Forbes a 7’48’’ dalla sirena poi riporta San Antonio al +14. Gay e DeRozan fanno il resto, la squadra texana così tiene a distanza di sicurezza i Jazz. Il canestro che fa calare il sipario sul match lo firma poi Derrick White a 2’57’’ dalla fine della gara, regalando agli Spurs il più che confortevole +15. Il successo regala a coach Popovich la sua vittoria numero 1.210 in carriera (nella regular season) e gli permette così di raggiungere Pat Riley al quarto posto della classifica all time Nba.
San Antonio: BELINELLI 10 (2/3 da due, 2/6 da tre), 2 rimbalzi, 3 assist, 1 recupero, 1 stoppata, 1 turnover in 23’39’’. DeRozan 26 (10/22, 0/1, 6/6 tl), Gay 23, Aldridge 20. Rimbalzi: Gay 15. Assist: DeRozan 8.
Utah: Mitchell 27 (5/13, 3/8, 8/10 tl), Rubio 26, Gobert 12. Rimbalzi: Gobert 8, Favors 8. Assist: Gobert 7.